Rapporto psicoterapeuta paziente in Psicoterapia Cognitiva
La psicoterapia consiste nell’aiutare le persone affinché diventino capaci di decidere da sole cosa, quando e come comportarsi per superare le loro stesse difficoltà.
Terapeuta e paziente lavorano insieme per riconoscere e modificare le modalità di pensiero da cui si originano i problemi.
Nella fase iniziale della terapia, terapeuta e paziente concordano gli obiettivi da raggiungere e stabiliscono un piano di trattamento che si adatti alla problematica esposta.
La relazione terapeutica fra paziente e terapeuta è collaborativa e finalizzata all’esplorazione dei pensieri e delle emozioni dell’individuo, che stanno alla base dei sintomi e delle problematiche.
Il paziente avrà dunque un ruolo attivo all’interno della terapia, nel lavoro di esplorazione.
Terapeuta e paziente collaborano per lo stesso fine (il benessere del paziente) con due ruoli differenti.
Tale modalità di lavoro può essere efficacemente riassunta dalla metafora di Kelly: la terapia è come un processo di ricerca, all’interno del quale paziente e psicologo svolgono ruoli diversi e complementari come quello di ricercatore e supervisore della ricerca.
Il paziente (il ricercatore) è l’esperto dei contenuti della sua vita, cioè dell’oggetto della ricerca.
Lo psicologo (il supervisore) è l’esperto del metodo; il suo compito è suggerire gli strumenti più adatti all’esplorazione.
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