Disturbi alimentari
I disturbi del comportamento alimentare rappresentano la patologia più diffusa nella società occidentale dell’ultimo ventennio.
Tra i fattori più frequentemente implicati nell’insorgenza dei disturbi alimentari si evidenziano bassa autostima, perfezionismo, depressione, impulsività, distorsione dell’immagine corporea, carenza di rilevanti rapporti sociali, rapporti familiari invischianti e difficoltà nelle relazioni interpersonali.
I principali disturbi del comportamento alimentare sono:
Anoressia
Questo disturbo consiste nel rifiuto di mantenere il peso corporeo ad un livello normale per altezza ed età; la più grande paura è ingrassare, pur essendo in evidente sottopeso, tanto che il dimagrimento è autoindotto, evitando cibi che fanno prendere peso.
Alla base dell’anoressia c’è una dismorfofobia, cioè un disturbo nel modo di percepire il peso e le forme del proprio corpo.
La perdita di peso viene ottenuta principalmente attraverso la dieta, il digiuno e l’attività fisica eccessiva.
I sintomi più frequenti sono:
– insoddisfazione per il proprio corpo e disturbo nella percezione del corpo;
– senso di inadeguatezza;
– tendenza al perfezionismo;
– sfiducia interpersonale;
– paura di crescere;
– ascetismo;
– indifferenza per l’eccessivo dimagrimento;
– insicurezza sociale.
Bulimia
Èun’alterazione del comportamento alimentare caratterizzata da ricorrenti abbuffate compulsive, ovvero mangiare, in un periodo di tempo circoscritto, una quantità di cibo indiscutibilmente superiore a quella che la maggior parte delle persone mangerebbero nello stesso tempo, correlata alla mancanza di controllo sull’atto di mangiare.
A questo seguono massicci sensi di colpa, che inducono a vomito autoindotto, uso improprio di lassativi, diuretici, altri farmaci, esercizio fisico eccessivo, tutti comportamenti indirizzati a prevenire aumenti di peso, che rimangono la più grande preoccupazione.
Si possono manifestare periodi di abbuffate alternati a periodi di digiuni e di alimentazione regolare.
Le persone che soffrono di questo disturbo vivono costantemente emozioni negative, sono ossessionate dal perfezionismo e dal pensiero “tutto o nulla”, quindi o si pongono degli standard elevati e sono profondamente insoddisfatte quando non riescono a raggiungerli o non riescono a rispettare le proprie rigide regole dietetiche.
Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge eating disorder)
Consiste in episodi ricorrenti di abbuffate compulsive che suscitano disagio e sofferenza, ma non sono associati all’uso abituale di comportamenti impropri di compenso (come il vomito autoindotti o l’abuso di lassativi).
L’abbuffata di cibo, con perdita di controllo sul cibo e mancanza assoluta di freni, avviene di frequente dopo una frustrazione o una situazione stressogena.
Il meccanismo che sottosta a questo tipo di disturbo consiste nel mangiare con maggiore rapidità rispetto al normale, finchè non ci si sente pieni, assumere una grande quantità di cibo senza avere realmente appetito, mangiare da soli per la vergogna, arrivare a sentire un senso di disgusto verso se stessi e sentirsi depressi a causa delle abbuffate, quindi ricominciare.
Il cibo diventa un modo per evitare le problematiche della vita e allontanare stati emotivi intollerabili come l’ansia o la rabbia: è come se il grasso diventasse uno scudo e il sovrappeso una rassegnazione; ingrassando si limita il giudizio degli altri al solo corpo, senza esporre i propri sentimenti e la propria intimità.
Il senso di vuoto interno viene erroneamente interpretato come fame, necessità e nutrimento. A tutto ciò si aggiunge che anche le delusioni suscitano disorientamento e vengono placate con mangiate eccessive.
La psicoterapia
I principali obiettivi del trattamento psicoterapeutico sono:
- Favorire un’adeguata percezione di sé e della propria immagine
- Sollecitare una dimensione riflessiva
- Attenuare le idee intrusive riguardanti il cibo, attraverso la ricerca dei loro significati
- Migliorare i comportamenti adattivi e favorire un funzionamento più adeguato
- Raggiungere un peso non pericoloso per la salute fisica
Il trattamento d’elezione per i disturbi del comportamento alimentare è un trattamento integrato, che prevede la presenza di diverse figure professionali. Diventa importante, quindi, che il percorso con lo psicoterapeuta venga affiancato da percorsi paralleli con altre figure, quali ad esempio il nutrizionista.